sabato 14 giugno 2008
Risolvetemi questa!!!
dunque:
1 se dio esiste e ha una volontà propria l'uomo conta meno di una rana,
2 se dio non esiste allora l'uomo è dio perchè è l'unica volontà che esiste,
3 se esiste dio con una volonta propria e esiste anche la volontà dell'uomo allora loro si somigliano e la differenza sta nel fatto che dio può fare le magie e l'uomo no,
4 se la volontà dell'uomo non esiste e neanche quella di dio vuol dire che tutto ciò non ha nessuna importanza ne valore perchè se non esiste nessuna volontà non esiste nulla (e per nulla intendo il fatto che se tu ora hai letto questa frase in realtà non l'hai letta)
5 se esiste solo la volontà dell'uomo non si spiega come abbia potuto l'uomo inventare l'idea della volontà di dio,
6 se esiste solo la volontà di dio non si capisce come l'uomo, che vale meno di una rana, abbia potuto capire l'idea dell'esistenza di dio,
7 se l'uomo ha comunque capito l'idea dell'esistenza di dio, nel caso dio esiste, l'uomo a superato dio, nel caso dio non esiste, l'uomo non ha superato ancora se stesso,
8 nel caso in cui l'uomo, capendo l'esistenza di dio e avendolo superato per questo, dio non esiste, perchè dio e insuperabile e il più figo di tutti,
9 quindi, il fatto che l'uomo abbia capito l'idea di dio vuol dire che dio non esiste in entrambe le ipotesi, cioè sia nel caso in cui egli esista sia nel caso in cui non esiste.
Nel caso in cui egli non esiste l'uomo deve conoscere solo se stesso, nel caso in cui egli esiste, l'uomo, avendo capito l'idea di dio, lo ha superato e, dato che il concetto di dio non prevede sorpassi, dio non esiste.
un augurio per tante osservazioni argute che potrete rigiocarvi per fare colpo sui parenti!!
martedì 10 giugno 2008
ORIETTA BERTI E' PAZZA
Il problema che ci pose era fondametale, serio, drammatico e offensivo.
Con le mani si batteva il petto e cercava aiuto, guardava sù, implorava e sentenziava.
Noi accesi di rossore eravamo tutto un'pezzo, un ceppo ardente che nessuno avrebbe potuto spegnere e più erano grossi gli sputi che sarebbero schizzati più il fuoco sarebbe stato alimentato dal fervore della giustizia.
Dopo che fu esposta la questione, che ripeto, era seria davvero e anche singolare per certi suoi aspetti che non starò qui a descrivere, si trasformò tutto in un magma di senteze, alcune anche eccellenti, argute e giuste, altre addirittura originali e quasi geniali, ma che in questo mondo non avrebbero trovato mai un riconoscimento.
Naturalmente non mancarono le sollecitazioni violente e le riflessioni ottuse e meschine e anzi qualcuno di noi trovò anche un certo diritto nell'offesa che la nostra amica aveva subito, o meglio, che un'amica della nostra amica aveva subito.
Ma non è lo stesso? e sopratutto non è importante, ciò che contava invece, ciò che si affermava ogni secondo era il fervore che tutti noi avevamo per prodigarci a risolvere l'umiliazione e la cattiveria subita! Chiunque l'avesse subita.
Tutti eravamo rossi e accaldati, eccitati e con gli occhi sgranati che in continua ricerca di approvazione saltavano ping pong qua e là.
Non ricordo come sistemammo la faccenda ma quella sera finimmo quattro bottiglie di vino grezzo e scadente, e come era buono!
E se era buono quel vino e io ricordo che lo era e la faccenda dell'offesa subita mi appare ora offuscata, mi chiedo: sotto quali aspetti si cela l'autodostruzione?
Come adoravo e adoravamo quel sentimento di potenza e di infinità gaudente quella sera eppure, cosa si alimentava? - ma la gioia-, mi risponde xxx, e io dico si, lo so, è la gioia.
Ma è un gaudio piatto e scellerato, un sentimento di continua corruzione, un appoggio morale dei più squallidi, l'unione fa la forza ma è una forza che è tale solo perchè è unita e ogni singolo pezzo non vale che per l'altro ma da solo preferirebbe il patibolo immediatamente.
Quella sera in via G. a casa di M. ci fu tranbusto e amicizia, unione e abbracci sinceri, rivendicazioni promesse e azioni aperte al fine utlimo della giustizia.
Ma non è per questo che poi si finisce come Orietta Berti che, a mio parere, è completamente pazza?, e inoltre dico che, si, anche se mi sa che non stimerò Nuti, alle volte mi sembra che sia tutta colpa del paradiso."
(tratto dal diario del giovane dott. Argh, postumo. Nicchielli scientifica edizioni. Torino 1974)
lunedì 14 aprile 2008
La ics per me
Sono le undici, è una bella giornata, le persone sono ancora tutte matte e io ancora devo decidere per chi votare.
Annullare la scheda era l'idea di partenza, poi il germe del dubbio ha iniziato ha crescere, ora ho le idee confusissime e mancano poche centinaia di metri alla circoscrizione.
Eppure c'è qualcosa che si annida dentro me e che mi sembra essre la soluzione perfetta, l'unico atto umano che dovrei fare, sono convinto che questo sentimento cosi nascosto mi celi la verità. Ogni situazione ha la sua sacrosanta verità, e più è ingarbugliata la faccenda più, in genere, dovrebbe essere una rivelazione a darti occhi nuovi. Allora smetto di pensare.
Sono entrato nel cortile della circoscrizione: la situazione che mi si presenta ha dell'incredibile.
Papponi.
Papponi ovunque.
E' vero, avevano un simbolo al petto, il simbolo del partito, ma nell'animo, lo so, quelli sono solo papponi. Abbronzati, sulla cinquantina, alcuni anche molto più giovani ma sempre abbronzati, occhiali, capelli lucidi e voci rauche, cellualri, sperma giallo e profumi di marca. Hanno un solo obbiettivo quelli, vedere la gente scannarsi ed elemosinare consigli. Sono tutti eccitati e io mi sento triste.
Ancora non so che fare e manca solo qualche metro dall'entrata della scuola, però, un altra sensazione mi acchiappa, una forse anche più forte della voglià di scovare la sacrosanta verità di gesucristo.
Più mi avvicino al momento fatidico, più mi sembra di andare a confessare un delitto che non ho compiuto.
Sono dentro, nell'androne, mi fermo in mezzo alla stanza, non riesco a mettere a fuoco nessun pensiero preciso, ma in effetti era proprio ciò che mi ero prefissato; dalla porta esce un ragazzo che conosco, spero che non mi veda, tanto anche se mi vedesse non si fermerebbe quindi rimango tranquillo e non faccio per voltarmi indietro, mi preoccupo solo di non incrociare il suo sguardo. Lui esce, ha votato, ha quindi confessato il delitto che non ha commesso, lui.
Perchè confessare una cosa che non ho fatto? Mi dirigo verso la finestra, mi sento un po' coglione ma non me ne importa davvero nulla, il momento è più intenso di quello che credevo, è ciò che accade quando non si pensa. Realizzo che se entrassi, mi sentirei violentato e vinto, cerco di concentrarmi su questioni populistiche: le persone che sono morte per consentire a me di votare ad esempio, oppure, il dovere che dovrei compiere come cittadino appartenente alla comunità. Ma più mi soffermo a considerare questi argomenti, più mi sento in trappola e preso in giro, inoltre, non so perchè, ma tutte le persone che escono, che hanno votato, hanno un'aria strana, come se avessero subito non so quale misterioso shock, sono assenti e in cuor loro, umiliate.
Allora decido, per un attimo mi sento in colpa ma faccio per voltarmi indietro ed esco.
Fuori mi pareva di poter abbracciare l'intero creato, da lontano ho scorto E., un ragazzo che fa politica, ci conosciamo un poco, le volte scorse mi si avvicinava per convincermi a seguire una sua personalissima strada divina, stamane invece, si è letteralmente voltato dall'altra parte. Il distintivo che portava al petto lo incatenava.
Sono andato da Feltrinelli a finire Delitto e Castigo, probabilmente quando sono uscito ero già cittadino del nuovo governo.
Daniel
martedì 26 febbraio 2008
GEOGRAFIA APPLICATA


foto del prof. Argh (1902-1987)
Intervento tratto dalle lezioni tenutosi all'Universita di Carmagnola fra il 1979-1983 dal prof. Argh sulla geografia applicata
"Osservo tutto, non arrivo a nessuna conclusione. L’opposto dell’essere artistico, l’immobile per eccellenza, il più stupido di Dogville. Ragionamenti, conclusioni, congetture, critiche, crtitiche profonde, arrovellamenti, sintesi, unioni, soluzioni adeguate, soluzioni perfette. E’ semplice, la giustizia è una cosa semplice. Trovare il modo giusto, il giusto e il corretto, la giustizia, il pensiero che spolpa la questione, il pensiero che estrapola il reale è semplice, lo sanno fare in molti. Al contrario la produzione del reale è difficile, il creare è impossibile, giostrarsi con destrezza, armonia. Il più stupido di Dogville è l’uomo comune di oggi, forse di e da sempre. Gli indici di guida non sono quelli che pensiamo siano affidandoci ad una lettura esterna (troppo esterna!), non il Cattolicesimo, non Cristo, non è il liberalismo, non lo spirito progressista o conservatore, niente della politica attuale è roba buona, che peraltro non lo è mai stata. La politica si affaccia su Internet, la pornografia loha fatto anni fa. La politica è il fanalino di coda della civiltà. Il libro di Severino finisce in modo perfetto, il mondo vive nella corrente filosofica del divenire. Il divenire è il Dio di oggi; il momento, l’attimo vissuto con totale immersione e consapevolezza; si , in questo Freud sta dietro. Il divenire è il Dio attuale, e lo seguono tutti, tutti quelli che capiscono un qualcosa almeno. L’arte non esiste più, il mondo è un pianeta completamente artistico, la vita è espressione artistica, ciò che un tempo era considerata una sciccheria, oggi è la norma. Si è cercato il potere da sempre e si e cercato lo status sociale. Oggi è inverso: essere artisti, a tutti i costi. Siamo sei miliardi di artisti, è solo una questione di affermazione. Sai vivere nel divenire? No? Fottuto."
reazione di uno studente alla parole del prof.
"E’ pur sempre una religione, la più bella certo, la sottoscrivo, mi iscrivo alla congrega, ma non è per tutti. Questa religione ha alcuni presupposti: o il mazzo, o la passione, o l’emotività adatta. L’intelligenza serve per fermarti alla soglia, e spiare, nulla di più, l’intelligenza è un contentino, nulla di più. Il mazzo, la passione o l’emotività adatta, pur sempre una questione di mazzo. Quando l’umanità è riuscita a capire tutto, quando è riuscita a comprendere qual è il segreto della felicità, ha scoperto che il segreto è una questione di mazzo. Miller, Fromm, Cesare Giacobbe, Deleuze, Guattari, Severino hanno contribuito: lo sappiamo, il segreto è il divenire, il segreto! Ma l’insegnamento non serve a molto, l’insegnamento è lo stupefacente, è la droga momentanea, è la canna. La felicità una questione di mazzo, ecco tutto. Accettazione? Così la nuova Religione trova l’escamotage? Certo mazzo, ma la nostra religione accetta tutto, di tutto, e non solo di tutto un po'. Non è possibile, l’accettazione è un atteggiamento della fede, è ragionamento, nonostante si obbietta l’irrazionalità. E’ ragionamento nel senso che di fronte all’incognita (se non hai mazzo sei fottuto?) risolve la questione con il principio dell’accettazione. No, è fede, è finto. Si accetta solo quello che si può secondo le proprie possibilità, dopo c’è la reazione e, se è una reazione pensata con i crismi dell’intelletto è inutile, se è affrontata col magma vitale, invece è diverso, ma attenzione: è sottile la linea che separa la fede dalla vitalità. Miller non ha mai sofferto, forse? Miller ha avuto mazzo? Emotivamente dico. Insomma questa storia del divenire o ti apre le porte del vero paradiso o ti lascia al purgatorio. E infatti la differenza fra Valentine Henry Miller e Gilles Deleuze è tutta qui: vitalità (mazzo) contro fede (intelletto). La filosofia è la stessa ma uno la vive, l’altro la pensa, che fosse il pensiero il reale opposto della vitalità, che fosse il pensiero la più reale manifestazione della morte? Ma cristo, datevi al punk!"
(Una pioggia di applausi scoppia nell'aula magna, i ragazzi si abbracciano, piangono, mettono in atto l'a,b,c e la zeta del pompino)
mercoledì 6 febbraio 2008
L' A,B,C e la Z del pompino

Care anime vane mi occupo oggi di questa pratica, a cui devo riconocenza, ricordi memorabili, contrazioni muscolari e cosi via...la fellatio.
Un po' di storia.
La pratica della fellatio, conosciuta meglio come pompino iniziò a essere considerata taboo fin dal medioevo, nelle epoche antecedenti era invece generalmente accettata.
Interessante la visione della fellatio al tempo dei greci e dei romani. I primi infatti consideravano chi eseguiva l'atto come passivi, i secondi come attivi. In latino infatti venivano usati due verbo per indicare la pratica, fellare (essere penetrati) e irrumare (penetrare). Per i cenni storici sull'argomento ecco il VXI Carmen di Catullo, ve lo posto direttamente tradotto:
«Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano
Aurelio bocchinaro e Furio culattone,
a voi, che per certi miei versi, è vero,
un po' sconci, mi credete un degenerato.
Un poeta all'altezza dev'essere casto
lui stesso, non certo i suoi versi,
che di fatto hanno arguzia e sapore
proprio in quanto un po' spinti e senza pudore
e in grado d'eccitare quel certo prurito,
non dico nei ragazzi, bensì nei caproni
ormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.
Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,
voi non pensate che io sia maschio a dovere?
Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano.»
Da sottolineare come i pregiudizi romanici erano di carattere igienico e non di impronta morale (oggi sono 22 gli stati Americani dove è vietato il pompino). Da notare anche come in realtà non si conosce l'origine storica della pratica.
Curiosita...
Secondo un sondaggio di Cosmopolitan (capeggiato da Fabio ) le italiane sono al primo posto nella pratica, il 94% seguite dalle giapponesi col 91%.
I film più famosi che fanno riferimento alla fellatio: "Herry è a pezzi", "the doors", "il danno", "gola profonda" , "the brown bunny"
il film 2The brown bunny" è stato considerato il peggior film ammesso a Cannes, nonostante i notevoli incassi, in Italia non vedrà mai la luce. Il film, non porno, ha dato scandalo per l'ultima scena, un vero pompino di 5 minuti .
La chiesa reputa la pratica non un peccato solo se è usato come mezzo per la procreazione. Ma forse ritiene che debba essere insegnato al catechismo.
Secondo una ricerca condotta dall'universita di Baltimora degli states lo sperma previene il cancro al seno fino del 40%. Notoriamente lo sperma ha un altissimo contenuto proteico.
ed ora...LE REGOLE D'ORO
(estrapolato da un intervento di una certa Pizzetta85 su Genvi's forum.net)
1. la psicologia del pompino.
Per portare a termine un "gran pompino" devi assicurarti prima di una cosa: che il pene sia ben eretto! SE non lo è, cara mia, due sono le cose, o stai per fare un pompino ad un vekkio (quindi ti prego, fuggi finkè sei in tempo) oppure ti è capitata la solita sfiga e dovrai lavorare molto. Non scoraggiarti, segui i miei consigli e l'asta in poki minuti lieviterà in tutto il suo splendore.
2.Il primo approccio con lo sventrapapere.
Questo passaggio lo potete anke evitare se il vostro lui si presenta gia in stile erectus, altrimenti nonostante abbia un aspetto flaccido, non temere.Quindi sbracciati le manike e datti da fare, senza blaterare. Ricorda che meno parli e meglio è! Se sei logorroica durante una fellatio, il partner potrebbe scocciarsi e costringerti ad ingoiarlo tutto con forza! quindi mantieni la calma e stai zitta! Inizia e guardare il tuo uomo dritto negli occhi, come se volessi scopartelo e passa "distrattamente" la mano sul suo "penino", leccandoti le labbra a mò di porca. DOpodiche inizia a fare con il dito dei cerchi concentrici proprio in quella zona , afferrando con delicatezza le palle.Se il cazzo proprio non vuole saperne niente di svegliarsi, fai una bella cosa: afferralo fra le mani e lavora di bocca quando è moscio! Inutile ke fai quella faccia! Pensi ke la tua figa sia meglio? Io non credo! Prenderlo in bocca quando è ancora un crokkè è molto eccitante.
3. L'Ittiopriva.
L'ittiopriva è colei che non ha mai avuto un pesce tra le mani: ittio =pesce, priva di pesce.
Ma la prima volta capita a tutte, non cominciate a strafare quindi, come se vi volesse lavare i denti.Quando il tuo partner t'inviterà di sua sponte ad assaggiare l'organo di cui ne va più fiero, tentenna un pò, non buttarti come se fosse un piatto di pasta al forno! Ricorda che l'attesa del piacere è essa stessa piacere! Quindi fallo soffrire: passa la lingua sul glande per 3 secondi, poi percorrilo in tutta la sua lunghezza, (Tieni la bocca sempre bagnata! Il pompino asciutto non è mai piaciuto a nessuno!) dopodichè spostati e mettiti a due millimetri di distanza. Da questa posizione comincia a soffiarci sopra (non come per pulire via la cenere o le briciole di pane sulla tavola apparekkiata!) delicatamente,, quasi imperccettibilmente. Ricorda che è impregnato della tua saliva e quindi gli darà un piacere quasi soffuso, ma magico! Senti i suoi gemiti e poggia le tue labbra sulle sue, repirandogli sopra e continuando a toccarlo con le mani! PS: ricordati le palle!
4.L' Odiseea.
E'arrivato il momento di mostrare il tuo talento "naturale". China il capo e inizia a prenderlo in bocca SENZA FOGA! vacci piano,, è molto più sensuale! una volta che ti trovi con tutta la tua enorme cavità sul glande inizia a passarci la lingua e vai su e giù sempre lentamente, se vuoi e se credi di non riuscire a dargli piacere, aiutati con la mano, assecondando il ritmo della tua testa. Non usare quei dentacci a castoro che ti ritrovi! Sennò, tutto da rifare.Se senti degli impercettibili mugolii venire dai "piani superiori" vuol dire che stai andando benino e che puoi fare di meglio. Comincia a prenderlo fra le mani e in bocca con un pò più di foga( ho detto un pò! BADA BENE) e fai questo preciso movimento: quando chini il capo giù e lo ingoi almeno per la metà soffiaci sopra. Soffiare vuol dire che devi premere, spingere con la bocca, dargli pressione insomma...mentre quando alzi la testa (sempre con l'uccellino nella bocca) devi sukkiare con gusto, proprio come facevi da piccola con il calippo! Credo che il tuo partner ti proporrà il matrimonio! Tu non accettare. E ricordate la fantasia.
5. "Oh, sto venendo"
A questo punto, ovvero quando il vostro lui pronincia la fatidica frase, il momento si fa cruciale. Qui si dividono le due scuole di pensiero, ma ricordate: non allontanatevi in modo precipitoso!!!Se no lui se la prende e addio divertimento.Le scuole di pensiero sono due: ci sono le tipe che non riescono a mandare il nettare del piacere giù e allora per tutte queste sventurate cercate almeno di tenerlo in bocca, ma non lo sputate velocemente! Se nò non rimane, ed è la scuola di pensiero preferità all'unanimità da tutti i drughi, di mandare giù il succo in maniera compatta.
Controindicazioni:-penofobia:paura del pene (hai 13 anni?)-penomania: mania del pene (una volta assaggiato non ne potrai fare a meno)-oniricopenia: te lo sognerai anche di notte, attenta lalla scarike umide!-tuttopenia: vorresti che il pene sia incluso dappertutto, anche tra i banchi di scuola o tra le scrivanie dell'ufficio, non è possibile!RASSEGNATI! Effetti collaterali:-rigonfiamento mandibolare-temporanea paresi facciale-afte buccali-ascessi-arrossamento gengivale- in casi rari anche herpes (se l'augello era sporco) AIDS ( hai sempre al solita e indomabile sfiga!) -sapore dolce in bocca se hai ingoiato lo sperma-eruttazione frequente-senso di languidezza onnipresente-mal di gola Tenere fuori dalla potata dei bambini, non somministrare sotto i 12 anni.è un presidio medico- chirurgico.
A buon rendere ;)
Fonti:
http://www.girlpower.it
http://213.215.144.81/dagosex
http://www.alighieri.org
http://geniv.forumcommunity.net
mercoledì 30 gennaio 2008
IL GIOCO DELLE MEDIULE

Cari ciccioli, propongo allora, "il gioco delle mediule", ovvero: "dare un pregio e un difetto ad ognuno di noi" .
Compilate la vostra lista dunque, siate spietatamente lucidi, mettete da parte il delirio di onnipotenza, concentratevi, non portate rancori, divieto di avanzare future pretese secessionistiche formando fronti di liberazione nazionale, ricordatevi che Giovanni Elia non ha difetti.
articoli
1. certe propensioni caratteriali che appaiono come difetti possono diventare dei pregi se si considera il risultato che raggiungono dette propensioni caratteriali.
2. le propensioni caratteriali del punto 1 sono da considerarsi come pregi.
3. potete mandare a cagare i punti 1 e 2
4. si, potete autoinserirvi nella lista ma, in questo caso, solo riguardo a pregi e difetti, che poi sceglierete, indicati al punto 5.
5. pregi: spara raggi x, può allungarsi fino a 7m senza spezzarsi, ha il pene più lungo, parla 12 lingue senza aprire la bocca, ha 3 occhi, non è un marziano, è un cuoco famoso.
difetti: viaggia solo in tandem, saluta le persone imitando con le dita un taglio al collo, usa le pance gonfie dei bambini Nigeriani come poggia piedi, annusa il di-dietro dei cani esclamando "però!"
6.Giovanni Elia ha gia vinto.
7. per ogni persona si può decidere un pregio e un difetto
8.le caratteristiche elencate al punto 5 valgono solo nel caso uno si voglia autoinserire, non nei confronti dei terzi
...che il giro sul Trolley Ovarico abbia inizio...
D.